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Il lavoro di Rainer Ganahl indaga gli interrogativi relativi alla produzione del sapere e alle politiche educative. Cosa insegnare, cosa imparare, cosa leggere, di cosa discutere e con chi? Sin dall’inizio degli anni ’90, l’artista ha studiato numerose lingue straniere - la maggior parte delle quali non comprese nel tradizionale curriculum occidentale come il Russo, il Coreano, il Cinese, il Giapponese, il Greco moderno,etc.-, ha fotografato ed intervistato intellettuali - durante conferenze e seminari -, diretto progetti storici - la serie "Language and Emigration" - e tenuto seminari di lettura come parte del suo progetto artistico.

Il progetto di Ganahl per Base è costituito da un seminario di lettura di una settimana intitolato "Leggere Antonio Gramsci". Come aveva già fatto durante un precedente progetto sull’appropriazione del linguaggio italiano con testi di Pier Paolo Pasolini (Galleria Massimo De Carlo, Milano, 1997), l’artista cerca di migliorare la propria conoscenza della lingua italiana leggendo e discutendo di Antonio Gramsci nello spazio di Base assieme a un gruppo di studenti. Ganahl, in particolare, si interessa al pensiero di Gramsci sulla posizione e sulla funzione politica degli intelletuali all’interno del mondo moderno e democratico. Gramsci è stato uno dei fondatori del Partito Comunista Italiano, e come filosofo si è interessato alla cultura popolare e alla figura degli intellettuali: quelli cosidetti "organici" e quelli non facenti parte delle strutture universitarie e istituzionali della cultura ufficiale. E’in quest’ottica che Gramsci ha individuato un forte potenziale per un radicale cambiamento politico e culturale proprio in quelle regioni italiane più depresse economicamente. Oggi le disparità e le ingiustizie regionali, economiche, politiche e culturali hanno reso il mondo molto pericoloso. La superiorità tecnologica e militare, l’arroganza e l’ingerenza espresse dalle super-potenze hanno istigato reazioni aggressive da parte di gruppi di persone legate alla povertà e ad altre religioni. Le stesse stanno adesso terrorizzando il mondo e mettendo in pericolo la sicurezza di ognuno di noi,causando, a loro volta di ritorno, reazioni di incomprensibile pericolosità per la sicurezza del mondo intero. Rainer Ganahl esporrà a Base una serie di foto e film realizzati con i materiali del seminario. Saranno inoltre presentati per la prima volta alcuni opere facenti parte del suo nuovo lavoro in progress, intitolato "My first 500 hours basic Arabic". Alcune opere sono visibili inoltre all'interno della vicina "Casa del popolo" di Via San Niccolò": un vecchio circolo dell'ex Partito Comunista Italiano che tutt'oggi funziona come bar e punto di ritrovo per anziani, disoccupati e ragazzi che giocano ai video-games. Sette immagini del seminario "Leggere Antonio Gramsci" sono collocate accanto alla bacheca-libreria del circolo, senza interferire con l'originaria estetica di questo luogo leggendario.

Rainer Ganahl (1966) è nato in Austria e vive a New York. Negli ultimi dieci anni ha esposto regolarmente sia in Europa che negli Stati Uniti. Ha rappresentato l’Austria alla Biennale di Venezia nel 1999. E’ autore di numerose pubblicazioni e, tra le altre, ricordiamo: "Reading Karl Marx",(Bookworks, London 2001), e "Imported, A Reading Seminar", (Semiotext(e),New York 1997). Il sito web di Rainer Ganahl è: www.ganahl.info.

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Rainer Ganahl
LEGGERE ANTONIO GRAMSCI
Ko-Kurator: Lorenzo Bruni