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L'allestimento offre un ambiente per una "pausa", tema ricorrente della ricerca di Rosemarie Trockel che dal 1985 lavora sull'idea di "sleeping-room".

In mostra vi sono tre sculture in lana - materiale che l'artista utilizza da quindici anni -, realizzate appositamente per la mostra. Le opere sono un gigantesco "pompon" di due metri di diametro e un'amaca e un lettino - gli ultimi pensati come prototipi con possibilità di produzione in diversi colori.

Il video Yvonne (1997) è un racconto pseudo-biografico dei primi ventisette anni della vita dell'artista. Tutti gli abiti indossati nel filmato sono in lana.

Nel video Pausa (1999) una ragazza di-mostra una gonna che serve anche da coperta. Completano l'installazione due fotografie in bianco e nero di capi creati da Rosemarie Trockel, scattate in Sicilia da Shobha, artista e fotoreporter che vive a Palermo, conosciuta per i suoi reportage di mafia e di guerra e premiata nel 1998 con il prestigioso World Press Photo.

La già significativa presenza della Trockel alla Biennale è rafforzata dal progetto milanese che riprende i temi del sonno e del tempo, affrontati nel Padiglione Germania: il riposo e il via-vai in un dormitorio "pubblico" sono, infatti, il soggetto del video Sleepingpill, parte dell'installazione veneziana.

Come suggerisce W. Dickhoff in catalogo, queste "sleeping-room" possono essere luogo di pausa, di interruzione dalle catastrofi quotidiane, uno scenario di futura attività passiva, oppure un luogo del lasciar perdere o del tralasciare; o ancora una visione di un futuro di esausta indifferenza.

Il progetto è stato realizzato con la collaborazione del Goethe-Institut e con il supporto di IFA Institut für Auslandsbeziehungen. Il filato è stato offerto da Zegna Baruffa - Lane Borgosesia. Lo sviluppo tecnico del progetto è stato dello Studio Yasmin Naqvi di Vicenza, specializzato in maglieria, in collaborazione con Clerprem spa (Carrè, Vicenza) per i materiali poliuretanici. L'evento è stato organizzato con la collaborazione della galleria Le Case D'Arte.

Rosemarie Trockel è una delle più importanti figure del movimento artistico contemporaneo in Germania. Ha ottenuto vasto riconoscimento internazionale attraverso un lavoro complesso e controverso che affronta tematiche attuali, soprattutto legate alla femminilità. "La donna" ed il suo ruolo nella società, oltre che nel microcosmo del mondo dell'arte, sono un tema centrale del suo lavoro; la Trockel mette in discussione teorie consolidate sulla sessualità, la cultura e la produzione artistica. Per le sue "pitture a maglia", la Trockel disegna a computer motivi che sono poi realizzati a maglia industrialmente. Il tipico hobby femminile della maglia è privato della connotazione puramente femminile per assumerne una ricca di riferimenti alla produzione di massa per il commercio. Simboli familiari e riconoscibili come il coniglietto di Playboy, la falce e martello, il marchio di pura lana vergine sono usati come motivi provocatori, sebbene il loro significato sia annullato nel momento in cui diventano puri elementi decorativi in schemi ripetitivi. Le sculture di Rosemarie Trockel sono spesso conglomerati di oggetti, sistemati come se fossero in esposizione per usi scientifici o etnografici. Sono usati svariati materiali, tra cui gesso, legno, tessuti, vetro, capelli, ecc., ed "oggetti ri-trovati" per creare un'iconografia che rompe le associazioni abituali. La sua arte reagisce ai trend attuali mentre solleva questioni sulla cultura contemporanea e la natura umana.

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Rosemarie Trockel
Pausa