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Opening 26 Maggio dalle 17 alle 21

Come un universo di possibili proverbi, i disegni e le incisioni su legno di Zhang Huan rappresentano un’originalissima costellazione d’espressioni dell’immaginario.

I lavori più recenti in cui vengono impiegati legno o carta e inchiostro con tracce di cenere e salsa di soia, rappresentano un autentico “Carnaval dex animaux”.

Analogie e correlazioni tra uomo e animale esistono fin dall’antichità, in ogni cultura ed epoca della storia umana. Che si tratti d’antropomorfismo o fisiognomica, la giustapposizione di uomini o degli oggetti a loro legati e di animali, ha da sempre svolto un ruolo determinante.

Che si tratti di una Carpa Dorata cinese che nuota tra i pugnali o l’immagine di un uccello spettrale sullo sfondo di un sole che sorge, ritroviamo, come sempre accade con Zhan Huan, un’esasperazione della satira. Qualcuno potrebbe essere portato a credere che le immagini siano piuttosto surreali, seguendo il “motto” dei Surrealisti dell’ “avvicinare realtà distanti” (il cliché dell’ombrello e della macchina da cucire sul tavolo anatomico). Ebbene, sarebbe un errore di valutazione avvicinarsi al lavoro di Zhang Huan in modo così letterale.

I suoi disegni non sono test percettivi usati in psicologia (nel senso surreale del termine), e non attuano neppure alcuna forma d’automatismo volontario.

Al contrario, si tratta per molti aspetti di immagini classiche, piccoli universi creati dalla magia del tratto. Utilizzando le tecniche tradizionali dell’incisione su legno e d’inchiostro su carta e impiegando talvolta anche della cenere, l’artista richiama argutamente il senso ludico del gioco nella sua forma estrema. Il fatto che in alcuni dei disegni venga impiegata salsa di soia evidenzia, una volta ancora, il pungente senso dell’umorismo di Zhang Huan, che potremmo definire una sorta di “agro-dolce” cinese.

La dimensione dei disegni, di circa 120 x 80 cm., rivela anche che le immagini sono frutto di un’attenta riflessione. L’immaginario dell’artista viene così esasperato e potenziato.

Le sue visioni alludono spesso a singolari stravolgimenti narrativi, come il cavaliere armato non più in sella al cavallo ma nel suo ventre, oppure una strana figura femminile che emerge dal dorso di un animale stilizzato.

Trasformazione e trasmutazione sono temi ricorrenti nelle tavole di Zhang Huan, come le ramificazioni delle corna di un orgoglioso cervo che sembrano trasformarsi nei rami di un albero.

Accanto a questi disegni, frutto di un’idea che evoca trasformazione o magia, si collocano appendici in forma di proverbio il cui significato non è mai molto chiaro.

Ne sono un esempio i disegni di un piccolo gruppo di scimmie che, in un primo momento, sono alla ricerca di un’unica banana, mentre nella scena successiva fronteggiano una sinistra scure che oscilla pericolosamente nella loro direzione. Questi soggetti sembrano affondare le proprie complesse radici nella tradizione e forse anche nell’astrologia cinese il cui significato intrinseco è andato perduto o è noto solo all’artista.

Spesso si dice che il disegno è, forse, ciò che più si avvicina all’anima (così come alla mente) di un artista, che più si accosta ai primi barlumi dell’immaginario dell’invenzione. Per Zhang Huan il disegno sembra però essere anche uno scherzoso strumento d’introspezione in grado di svilupparsi in ogni direzione. In alcuni casi la forma è giocosamente narrativa, in altri magica e misteriosa, rivelando un universo segreto al quale solo l’artista sembra poter accedere. L’osservatore percepisce e vede così il proprio significato e le proprie forme d’espressione, a conferma di ciò che risulta essere una costante quando ci si avvicina alle opere di Zhang Huan: chiunque è libero di generare le proprie proiezioni fantastiche.

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Zhang Huan
Drawings