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L’appuntamento fa parte della rassegna METEORITE IN GIARDINO A cura di Maria Centonze

Si ringrazia il Teatro Regio di Torino

A narrative of researches and discoveries made on the site of X è il settimo degli otto appuntamenti di Meteorite in Giardino, una rassegna di arte visiva, teatro, musica e perfomances, a cura di Maria Centonze. Il titolo dell’iniziativa prende spunto da un’opera di Mario Merz del 1976. Lo spazio esterno della Fondazione, in particolare la “vasca”, che conteneva i sylos della ex centrale termica, ospiterà le installazioni che resteranno visibili fino alla domenica successiva a ogni evento, seguendo il consueto orario della Fondazione, dalle 11 alle 19. Negli ultimi tempi, l’immagine del labirinto torna e si ripropone nel lavoro di Alice Guareschi come indizio utile all’interpretazione, o possibile chiave di lettura dell’insieme (che in generale si potrebbe supporre implichi sempre idealmente uno spazio destinato ad essere percorso, un tempo di successioni rapide da ricomporre, una quantità variabile di scelte da operare, e una serie di elementi da associare l’un l’altro ma di cui però cogliere anche il singolo riflesso cangiante). Immagine fortemente simbolica e insieme senza tempo, figura dalla circolarità costantemente spezzata al suo interno, i frammenti di un labirinto, incastonati in uno dei grandi cerchi di cemento della vasca, costituiscono una sorta di reperto archeologico immaginario, trasformando di colpo l’intero spazio esterno della Fondazione in un imponente scavo a cielo aperto. Il rimando all’archeologia è esplicito, e insieme trasfigurato in un’immagine che è chiaramente altro dalla materia pesante di una vera rovina: si tratta piuttosto di una suggestione, di una fotografia trovata per caso su un libro, di un miraggio estivo per provare a tracciare le linee di un passato che riaffiora, di stratificazioni invisibili, o di altre possibili storie del luogo.

Sito di X. Nel corso della serata inaugurale, alla musica di Dominique Vaccaro (chitarra acustica e voce) la narrazione delle ricerche e delle relative scoperte.

Installazione realizzata in collaborazione con la Galleria Sonia Rosso, Torino.

Alice Guareschi (1976) restituisce la propria visione della realtà attraverso un gioco sottile di composizione di frammenti e confronto di immagini, oggetti e parole. L’artista lavora per associazioni, dando forma a salti del pensiero e della memoria. e le sue opere riflettono la convinzione che la realtà sia mutevole e comunque frutto di una visione soggettiva. Ricorrente è il tema del viaggio, percorso che unisce due luoghi, spazio che separa due oggetti, tempo sospeso tra due esperienze che, in alcune opere recenti, assume la forma di spirali e labirinti, figure astratte che danno l’idea della ricerca e del movimento, ma anche di una possibile perdita della direzione. Tra le mostre recenti, le personali alla Galleria Sonia Rosso (Torino) nel 2007, al Centre Culturel Français di Milano nel 2006, e alla Galleria Alessandro De March nel 2005; tra le collettive, la XV Quadriennale di Roma nel 2008.

Musicista autodidatta, Dominique Vaccaro (1980) da anni esplora le molteplici possibilità del nastro magnetico e la componente narrativa ed evocativa del suono mescolando onde corte, field recordings, diari di viaggio sonori, strumenti musicali più o meno convenzionali, voci, feedbacks, detonazioni, ed ogni sorta di residuo sonoro. Parallelamente a questa dimensione più sperimentale, ha continuato però a comporre anche canzoni dalla vena folk blues, prediligendo intrecci melodici semplici su strutture ritmiche ripetitive.