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Mantegna a Mantova 1460 – 1506 Fruttiere, Palazzo Te Nella città dove il Mantegna trascorse il periodo artistico più decisivo ritornano i capolavori autografi del maestro e del suo seguito. A Palazzo Te un affascinante percorso di circa sessanta opere racconta la vicenda di Andrea Mantegna a Mantova sino all’esaurirsi della grande influenza che la sua arte suscitò nei pittori della generazione a lui successiva.

Arrivato a Mantova nel 1460, dove rimane fino alla morte avvenuta nel 1506, Mantegna diviene pittore di corte dei Gonzaga, riservando il suo genio al servizio esclusivo della famiglia. È, infatti, Ludovico Gonzaga a richiedere fortemente la presenza del pittore a corte, dove dipinge alcune delle sue opere più celebri.

La mostra – curata da Mauro Lucco – illustra compiutamente il percorso creativo del maestro che a Mantova giunge alla piena maturità artistica. Eccezionalmente concessi dai più prestigiosi musei italiani e stranieri, saranno presenti in mostra molti dei capolavori del Mantegna, oltre alle opere di Lorenzo Costa e di chi ha lavorato nel suo tempo, come Nicolò Solimani, Francesco Bonsignori e il fratello Girolamo, Lorenzo Leonbruno, Bernardino Parentino, Gian Francesco Caroto, Vincenzo Civerchio, Girolamo da Treviso il Giovane, Gian Francesco Tura, Francesco Verla. Per la mostra sono in arrivo nella città lombarda alcune tra le più importanti opere del Mantegna qui realizzate, tra cui: la celebre Madonna col Bambino detta Madonna delle Cave (Firenze, Galleria dagli Uffizi); lo straordinario dipinto, eseguito a tempera e oro, Sacra Famiglia con Santa Elisabetta e il Battista bambino (Fort Worth – Texas, Kimbell Art Museum); la Sacra famiglia con Santa Elisabetta e San Giovannino (Dresda, Staatliche Kunstsammlungen); la bellissima Madonna col Bambino, cherubini e serafini (Milano, Pinacoteca di Brera). In arrivo dal Louvre anche la splendida tempera su tela Minerva che caccia i vizi, uno dei dipinti più celebri di Mantegna.

Nelle Fruttiere di Palazzo Te sarà inoltre esposta la serie dei magnifici monocromi – tempere simulanti bassorilievi in bronzo dorato su lastre di marmo – che probabilmente facevano parte di un ciclo unitario: Giuditta e Didone (Montreal, Museum of Fine Arts); La Vestale Tuccia e Sofonisba (Londra, National Gallery); Giuditta con la testa di Oloferne (Dublino, National Gallery of Ireland); Sacrificio di Isacco (Vienna, Kunsthistorisches Museum).

L’esposizione Mantegna a Mantova 1460-1506 prosegue a Palazzo San Sebastiano dove saranno esposti alcuni dipinti di artisti mantegneschi di primo piano – dal Bonsignori ad Antonio da Pavia – e pregevoli copie dei Trionfi di Cesare dal Mantegna di inizio Seicento. Nella Basilica di Sant’Andrea si potranno infine ammirare del grande maestro le opere Battesimo di Cristo e La Sacra Famiglia e la famiglia del Battista. Durante il soggiorno mantovano il Mantegna diviene pittore di fama sovranazionale, celebrato ed ammirato dai contemporanei, e lascia a Mantova con il suo stile rivoluzionario una traccia indelebile.

La mostra si svolge nell'ambito del progetto espositivo MANTEGNA promosso dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del V centenario della morte di Andrea Mantegna che coinvolge le città di Padova, Verona e Mantova.

LE MOSTRE NEL CASTELLO DI SAN GIORGIO L’opera di Andrea Mantegna a Mantova sarà inoltre celebrata nella sede che ospita il capolavoro dell’artista, la Camera Picta, con due interessanti esposizioni.

Allestita nel piano nobile del Castello, l’esposizione “Rinascimento nel Castello di San Giorgio: Andrea Mantegna e i Gonzaga”, illustrando i rapporti tra l’artista e la committenza, ruota attorno al capolavoro del Mantegna: la Camera Picta dipinta tra il 1465 e il 1474. Oltre alle testimonianze autografe del Mantegna, ai documenti in diretto rapporto con l’esecuzione pittorica della Camera Picta, ai manoscritti e ai codici commissionati per la biblioteca dei Gonzaga, sono esposti i vari ritratti dei personaggi della corte effigiati nella Camera e delle personalità di spicco della storia e della cultura dell’epoca. La mostra è a cura di Filippo Trevisani, Daniela Ferrari e Giordana Mariani Canova.

La mostra “La scultura al tempo di Andrea Mantegna”, curata da Vittorio Sgarbi con Giancarlo Gentilini, Rodolfo Signorini e Italo Furlan, permette infine di illuminare i rapporti tra Mantegna e l’antichità, tra il classicismo di modello romano – rappresentato dalla scultura di S.Eufemia, proveniente dalla Cattedrale di Irsina in Basilicata, attribuita a Mantegna e certamente ispirata alla sua visione classica come si vede anche nella tela di medesimo soggetto del Museo di Capodimonte – e il naturalismo di area padana, con due grandi capolavori di Niccolò Dell’Arca: San Domenico del 1474, proveniente da collezione privata e il San Domenico del Museo Diocesano di Bologna del 1492. Accanto alle sculture alcune medaglie completano il percorso espositivo.

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Andrea Mantegna

gleichzeitige Stationen:
16.09.06 - 14.01.07 Musei Civici Eremitani, Padua
16.09.06 - 14.01.07 Palazzo della Gran Guardia, Verona
16.09.06 - 14.01.07 Palazzo del Te, Mantua; Casa di Mantegna, Mantua; Museo di San Sebastiano, Mantua; Castello di San Giorgio, Mantua

www.andreamantegna2006.it