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La mostra antologica di Giorgio de Chirico che si terrà a Padova da gennaio a maggio 2007 sarà indubbiamente la più completa ed esauriente che sia mai stata organizzata in Italia su questo artista.

Nato a Volo, in Grecia, nel 1888 e morto a Roma nel 1978, de Chirico è stato l’artista italiano che più ha influenzato l’arte del XX secolo. Con la sua pittura “metafisica”, sviluppatasi tra la fine del 1909 e la fine del 1918, anticipò infatti molti aspetti del Dadaismo, del Surrealismo e del cosiddetto Realismo Magico, oltre che influenzare profondamente lo stile del “Novecento” pittorico e architettonico e delle correnti artistiche europee ad esso affini. Ma la sua opera non cessò di esercitare un largo fascino anche nel secondo dopoguerra agendo in modo determinante sul linguaggio della Pop Art e stimolando il ritorno della “memoria” e delle pratiche della citazione nell’estetica post moderna.

La portata rivoluzionaria dell’ arte di de Chirico degli anni ’10 si manifesta proprio nell’ampiezza dell’influsso esercitato su tendenze di segno addirittura opposto tra loro. Nonostante questo, la pittura metafisica ha una sua specificità concettuale che la rende un fatto a sé stante, non assimilabile nel profondo a nessuno dei movimenti che ad essa si richiamano.

La carriera artistica di de Chirico, com’è noto, è segnata da frequenti e improvvise inversioni di rotta che comportarono drastici cambiamenti di stile e talvolta l’adozione anche contemporanea di modi espressivi diversi. Di questo percorso polemico e contraddittorio, ma sempre segnato dal genio, la mostra renderà conto con circa 100 opere scelte dando un particolare rilevo al periodo iniziale e metafisico e agli straordinari anni Venti segnati dal ritorno del classicismo e del romanticismo, concludendo con una rigorosa selezione dai cosiddetti “Bagni Misteriosi” degli Anni Trenta e con una breve carrellata di autoritratti barocchi e di opere neometafisiche.

Un percorso visivo di altissima qualità, corredato di spiegazioni e commenti, che permetterà al pubblico di scoprire e capire la rivoluzione operata da de Chirico nel campo delle arti visive ed enunciata nella famosa formula: “bisogna dipingere ciò che non si vede”.

Si tratterà di una selezione di capolavori di altissima forza evocativa e poetica che non potrà non lasciare il segno tra i visitatori, e di un’occasione unica per vedere, oltre alla più ampia selezione mai offerta di opere dei primi anni ’20, molti dipinti di capitale importanza che non compaiono in mostre pubbliche o private da prima della seconda guerra mondiale.

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Giorgio De Chirico