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La mostra è a cura di Guido Molinari, promotore di eventi legati alla scena artistica più attuale. La mostra si inserisce nell’ambito delle iniziative raccolte sotto la sigla Posti di Vista 07, promosse da FDVLAB -Associazione Laboratori Fabbrica del Vapore- con il contributo e il patrocinio del Comune di Milano - Settore Tempo Libero in occasione del 46° Salone Internazionale del Mobile. Dal 18 al 23 aprile la Fabbrica del Vapore ospita 14 eventi attraverso un percorso artistico-sperimentale tra design, fotografia, video, danza, arte contemporanea e teatro. In mostra dunque sono presentate alcune serie di celebri fotografie di Pettena risalenti al periodo compreso tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta. Si tratta di immagini che contengono in modi accentuati quelle modalità operative che hanno reso Pettena uno tra i protagonisti di rilievo nel dibattito sull’architettura e sul design contemporaneo. Ma il semplice termine architettura può essere estremamente fuorviante per identificare la sua opera. A caratterizzare i suoi interventi non vi è una prevedibile attenzione al funzionalismo, quanto una personalissima intersezione tra elementi riferibili al contesto dell’arte contemporanea, del design e dell’architettura. Proprio come accade nel clima attuale è il fattore emotivo a costituire il punto di saldatura tra questi ambiti differenti. A testimoniare questa decisa propensione alla contaminazione espressiva sarà visibile anche poltramaca, un oggetto realizzato con la sega circolare, iniziato con una particolare intenzione progettuale (poltrona) che risulta estremamente mutata in corso d’opera (amaca). Come negli approcci allo spazio esplorati da Gordon Matta Clark o da Robert Smithson, Gianni Pettena propone interventi stranianti sull’ambiente, in alcuni casi semplicemente “registrando” visivamente lo spazio, altrove intervenendo con elementi formali che alterano e destabilizzano la percezione del territorio, in modo da condurre lo spettatore verso altre mete speculative. Due opere rispettivamente di Maurizio Mercuri e Riccardo Previdi accompagnano la mostra personale, ad indicare come esista una forte sinergia tra il clima culturale presente negli interventi di Pettena ed alcuni presupposti progettuali oggi in campo. Riccardo Previdi propone un’opera in consonanza rispetto ad un celebre intervento di Gianni Pettena intitolato “Applausi” del 1968: sull’atmosfera di quella precedente realizzazione Previdi seleziona uno dei discorsi pubblici più rappresentativi di Martin Luther King per poi rimuovere le parole dell’oratore e lasciare all’ascolto semplicemente gli applausi della folla, ora offerti in seconda battuta all’attenzione del pubblico della mostra di Pettena. Anche Maurizio Mercuri sottolinea un forte elemento di sintonia esistente tra la sua poetica e la forza evocativa di alcune operazioni concettuali ed immagini fotografiche scattate da Pettena: all’ingresso dello spazio espositivo due vallette chiedono al pubblico che si appresta a visitare la mostra di spostare indietro le lancette del proprio orologio, in modo tale da non poter più verificare l’ora esatta. In questo modo viene suggerita una dimensione temporale “altra”, differente ed estranea al concetto di funzionalità, così criticato nelle opere dell’Anarchitetto Pettena.

The exhibition is part of the initiative called Posti di vista 07, promoted by fvdlab, Associazione Laboratori Fabbrica del Vapore, with the support and contribution by the city of Milan for the occasion of the 46° International Furniture Expo. From April the 18th to April the 23th Fabbrica del Vapore will present 14 events: an artistic-experimental journey through design, photography, video, dance, contemporary art and theatre. The exhibition will present some Pettena’s famous photographic series dated from the end of the Sixties to the first part of the seventies. These images show the operative modalities that have made Pettena one of the most important protagonist of the current debate on design and architecture; actually the term “architecture” may be quite misleading in understanding his work. His interventions are characterized by a personal intersection between elements referring to contemporary art, design and architecture: these different fields are linked by emotional factors, just as they occur in the current research. To prove his propension to contaminate different expressive languages the exhibition will show “poltramaca”, an object realized with a circular saw, which was started with a particular projectual intention (an arm-chair) but whose result was extremely changed during the work (becoming an hammock). Similar to the spatial approach explored by Gordon Matta Clark or Robert Smithson, G. Pettena creates estranging interventions on the ambient: in some cases he simply visually “registers” the space, in other cases he intervents with formal elements that alter and destabilize the field of perception so that the spectator is led towards others speculative destinations. The exhibition will be accompanied by 2 works by Maurizio Mercuri and Riccardo Previdi in order to indicate the strong sinergy existing between Pattena’s works and some recent projects.

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Gianni Pettena
Kurator: Guido Molinari