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Pari&Dispari Agency presenta presso Atelier 25 Reggio Emilia, la personale di Simona Spaggiari dal titolo “FIORI”. L’esposizione prevede la proiezione dell’omonimo video e di una performance realizzata dall’artista. Durante la serata saranno inoltre creati una essenza profumata, ottenuta dall’unione di fiori diversi, e una edizione limitata contenente il video. In occasione del vernissage gli spettatori sono invitati a portare un fiore.

L’ars minoris delle nature morte e l’antica arte dell’ikebana ci hanno tramandato il valore simbolico del fiore; elemento spirituale nonché emblema della caducità della vita umana, il fiore si esprime nella vivacità dei colori e delle forme procurando un piacere incondizionato quale trionfo dello spazio, della luce, dei colori [Blanc d’Espagne Rouge de Chianti Gris de Paris Bleu de Chauffe Marron d’Inde et ainsi de suite tant de couleurs aussi].

Sull’altare della Patria, in una composizione semplice e spontanea, il motivo decorativo permuta nel commemorativo: in requiem agli eroi caduti presso Nassiria. Adagiati gli uni sugli altri, migliaia di fiori effigeranno una purezza che stinge nella corruzione del mondo, nel degrado dell’uomo, in un dramma interiore che diventa tragedia nazionale. E mentre il dolore si mescola al rispetto, il sangue alla vita – si ricordi che dal sangue versato nella terra nascono il narciso, l’anemone, la rosa – la ferita anziché rimarginarsi tornerà a stillare fiotti di rabbia-rimpianto per un atto tanto più empio ed osceno perché i fiori, con il favore della notte, verranno razziati e calpestati.

Nonostante il gambo reciso (l’ikebana si propone di «mantenere vivo [“ike-ru”] il fiore [“hana”]»), prima ancora del processo di decadenza, prima che le carni dei soldati avvizziscano o che i fiori appassiscano, il cordoglio sarà nuovamente violato; se infatti il fiore è la parte degli alberi che porta gli organi della riproduzione, calpestarli equivale a immolare nuovi militi. Equivale cioè a profanare i morti e i vivi [Et la mémoire / comment est-elle faite la mémoire / de quoi a-t-elle l’air / de quoi aura-t-elle l’air plus tard / la mémoire / Peut-être qu’elle était verte pour les souvenirs de vacances / peut-être que c’est devenu maintenant un grand panier d’osier sanglant / avec un petit monde assassiné dedans].

Con il video “Fiori” Simona Spaggiari immortala uno straziante memento mori in cui l’innocenza è sia perduta che tradita. Testo: de vos jours di alberto zanchetta

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Simona Spaggiari