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Video Invitational è un progetto organizzato da Viafarini in collaborazione con la Fondazione Bevilacqua La Masa del Comune di Venezia.

Video Invitational presenta a partire da gennaio 2006 quattro incontri con altrettanti artisti internazionali sul tema del video: una serie di opere che mettono in risalto le diverse sfumature dell'attuale ricerca video, i labili confini e le contaminazioni con altre modalità espressive. Il progetto, a cura di Milovan Farronato, prevede che ciascuna video-installazione sia inaugurata con una discussione ed analisi dell'opera video assieme all'artista, rivolta al pubblico, in particolar modo agli studenti.

Sempre più di frequente artisti visivi sono invitati a film festival e filmmaker partecipano a esposizioni d'arte. L'approccio registico all'arte è un terreno d'incontro per molti artisti visivi che concepiscono i loro lavori come montaggi cinematografici nello spazio e che come registi dirigono non solo la pellicola ma anche lo sguardo dell'osservatore. La rassegna include l'opera di un artista in grado di competere con l'immagine filmica e di produrre opere intese come lungometraggi, ma anche di un artista che ambienta il suo video come parte integrante e imprescindibile di un'installazione più complessa: due differenti modi di essere artista/regista. In molti casi e con varie possibilità la ricerca video si è anche espressa avvalendosi di modalità e strategie pittoriche, competendo con la pittura per resa cromatica, per suggestione materica o iconografica. Inoltre, nelle ricerche più attuali il video si è confrontato con l'immagine patinata della pubblicità attraverso un montaggio veloce che, assecondando le ritmiche del format, ne svuota tuttavia il contenuto commerciale.

Quattro mostre di quattro artisti già noti internazionalmente per documentare i differenti percorsi della video art attuale: Hans Op de Beeck (Belgio), Bjørn Melhus (Germania), Tobias Collier (Gran Bretagna), Runa Islam (Bangladesh).

Il programma prevede, a partire da gennaio 2006, quattro videoinstallazioni della durata di due settimane ciascuna, che si terranno in contemporanea presso la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia e presso Viafarini a Milano.

Bjørn Melhus È tra gli artisti che esprimono nel modo più efficace le recenti potenzialità estetiche del video e della videoinstallazione. Melhus parte da una formazione in campo cinematografico e infatti alcuni dei suoi lavori, come Auto Center Drive (2003), sono dei lungometraggi da lui diretti e interpretati. L’artista si avvale tuttavia di un approccio registico all’arte anche quando — sempre avvalendosi di proiezioni a parete o a monitor (o di entrambe) — compie interventi più ambientali. In questo caso sospinge l’osservatore all’interno di un set, calcola la sua presenza e lo costringe all’intero di un sistema di suggestioni. I suoi lavori esprimono una dinamica integrazione dialettica tra spazio fisico, immagine e spettatore: è lui infatti a trovarsi immerso in una dimensione visiva dai molteplici punti di vista, nessuno dei quali risulta privilegiato. Al tempo stesso guarda ed è guardato. Nelle due sedi espositive sono quindi di scena i due lati della stessa medaglia. A Viafarini una doppia proiezione frontale sugli angoli dello spazio espositivo in cui si assiste a un improbabile dialogo tra un astronauta e un cowboy. Inoltre una selezione dai suoi lavori più “pop”, in cui alle riprese si aggiunge l’elaborazione digitale che moltiplica ossessivamente l’immagine dell’artista e crea aberranti scenari. Presso la Fondazione Bevilacqua La Masa vengono presentati alcuni tra i lavori più cinematografici e l’anteprima di un nuovo film, in cui per la prima volta all’interno del video non compare solo l’artista con i suoi vari camuffamenti ma anche due inediti personaggi: suo padre e suo nipote, tre generazioni a confronto in uno scenario fantascientifico.

Bjørn Melhus è nato nel 1966 a Kirchheim/Teck, in Germania; vive e lavora a Berlino. Ha recentemente esposto presso il Kyoto Art Center (2005), l’Honolulu Academy of Arts (2005), il Centro Galego de Arte Contemporánea a Santiago de Compostela (2005), e la Foundation for Art and Creative Technology di Liverpool (2004). Ha partecipato all’ultima edizione della Biennale di Istanbul.

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Video Invitational - Video in tutti i sensi
Bjørn Melhus
Kurator: Milovan Farronato